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Autore BWP per il molto onorevole Signor Mattia
OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-07-2002 16:01  
quote:
In data 2002-07-03 15:58, Phibes scrive:
Per avere delle certezze bisognerebbe attendere il prossimo lavoro dei due registi, che sicuramente saranno ancora a pancia all'aria in qualche spiaggia a godersi i frutti del loro lavoro...


su questo possiamo esserne certi...
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Rivole

Reg.: 02 Lug 2002
Messaggi: 729
Da: Londra (es)
Inviato: 03-07-2002 19:02  
Il giorno prima di Halloween, 30 ottobre 1938, Orson Welles mandò in onda, durante il programma radiofonico che conduceva e a cui spesso partecipava, un adattamento della Guerra dei mondi. Il tutto era studiato come come una specie di bollettino in diretta di un'invasione marziana alla terra. E'molto probabile, come disse lo stesso Welles, che l'effetto di "realtà" fosse solo un espediente per aumentare la drammaticità del programma, e che non fosse stato studiato con l'esplicita intenzione di scatenare l'effetto collaterale a cui si dovette assistere nelle ore seguenti. La programmazione musicale della stazione radio fu interrotta diverse volte a causa di "bollettini dell'ultima ora" in cui si dava conto di un certo numero di "grossi oggetti fiammeggianti" atterrati vicino ad una fattoria di Grovers Mill, nel New Jersey. Gli attori giocavano all'invasione aliena e il tutto doveva suonare come se un'orda di marziani fosse atterrata sul pianeta per distruggere gli Stati Uniti.
Questa, per dare un esempio del tono tenuto, era una delle battute:
"Good heavens, something's wriggling out of the shadow like a gray snake. Now it's another one, and another. They look like tentacles to me. There, I can see the thing's body. It's large as a bear and it glistens like wet leather. But that face. It...it's indescribable. I can hardly force myself to keep looking at it. The eyes are black and gleam like a serpent. The mouth is V-shaped with saliva dripping from its rimless lips that seem to quiver and pulsate....The thing is raising up. The crowd falls back. They've seen enough. This is the most extraordinary experience. I can't find words. I'm pulling this microphone with me as I talk. I'll have to stop the description until I've taken a new position. Hold on, will you please, I'll be back in a minute." Il fatto è che il pubblico in ascolto si convinse davvero di vivere in diretta l'invasione degli alieni. La gente si riversò per strada, alcuni avevano asciugamani umidi avvolti sulla testa per difendersi dai gas velenosi degli invasori, altri portarono con sè i loro fucili. Il panico era genuino, e la confusione regnò fino a quando non fu dichiarato che il tutto non era altro che una finzione, uno spettacolo radiofonico.
Sulle pagine del New York Tribune apparve quest'articolo:
"All unwittingly, Mr. Orson Welles and the Mercury Theater of the Air have made one of the most fascinating and important demonstrations of all time. They have proved that a few effective voices, accompanied by sound effects, can convince masses of people of a totally unreasonable, completely fantastic proposition as to create a nation-wide panic.
"They have demonstrated more potently than any argument, demonstrated beyond a question of a doubt, the appalling dangers and enormous effectiveness of popular and theatrical demagoguery....
"Hitler managed to scare all of Europe to its knees a month ago, but he at least had an army and an air force to back up his shrieking words.
"But Mr. Welles scared thousands into demoralization with nothing at all."
Personalmente credo che BWP abbia in un certo senso a che fare con tutto questo. Non so onestamente quali siano i meccanismi secondo cui mistificazioni della realtà di questo tipo funzionino, ma è certo che riescono a farlo. Bisognerebbe domandarsi quanto sia potente un dispositivo in grado di scatenare reazioni simili a quelle suscitate da Welles nel '38, ma una cosa è certa, far credere al pubblico di avere a che fare con qualcosa di vero e assolutamente terrorizzante funziona. Produce l'effetto che si desidera. Credo che il punto centrale, in BWP, non sia affatto quello di fare un film che non è un film, fare un film "senza regia", o senza alcun intreccio. E' ovvio che queste cose sono lì, regia, storia, ecc. e tutti sono in grado di vederle. Non si tratta di girare un film che non è un film, il che di per sè è molto poco interessante, ma di far credere che tutto sia vero, come quei programmi in cui si mostrano gli inseguimenti della polizia dall'interno delle auto di pattuglia, con videocamera a spalla e tutto il resto. Quello che segue viene di conseguenza. BWP è girato come è girato perchè era necessario che lo fosse, la videocamera è utilizzata in quel modo perchè ovviamente non potrebbe essere altrimenti, attori e dialoghi devono funzionare come documenti, devono avere la spontaneità del filmino girato in casa. Tutto il meccanismo si basa su questo. La domanda è: come fare per farlo sembrare vero? E la risposta è all'incirca la stessa di Orson Welles: un grande canale di informazione. E' ovvio, internet è molto più adatto di un qualsiasi programma radiofonico, di per sè è un ammasso di informazioni che difficilmente possono essere distinte, dove la verità ha sempre un carattere ambiguo. BWP è un progetto, questo è certo, ma credo che il suo scopo fosse quello di sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla rete in un'operazione che di fatto aggiunge al film un carattere decisamente diverso. BWP è stato, negli Stati Uniti, un caso molto prima della sua uscita nelle sale, cosa che in Italia non si è potuta percepire affatto. In un certo senso è un prodotto della rete prima ancora che un prodotto cinematografico. Quanti avranno creduto allora di avere a che fare con la violenza, la morte e la paura nella loro pura e semplice verità? Non so quanto di tutto questo abbia a che fare con il cinema, ma non vorrei credere che gli sia del tutto estraneo. Del resto sarebbe stupido negarlo, BWP è un prodotto, o progetto, "mediatico", proprio come lo è stato il processo ad O.J. Simpson, e in questo senso molto americano.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-07-2002 19:46  
Concordo su tutto,il caso di Welles mi ha sempre stupito tutte le volte che l'ho riletto o ci ho ripensato, e il project si è basato,comprese tutte le scelte registiche del filmato,proprio su questa mistificazione della realtà.
Non ci stupiamo poi se c'è gente-quasi tutti- che crede che ci sia un covo di terroristi misteriosi e non identificabili che da una caverna in Afghanistan progetta attentati contro la più grande forza di controspionaggio del pianeta.

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